L’esotico in gelateria. Avocado, rivelazione del reparto frutta!

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Perché inserire nella propria carta dei gelati la frutta esotica? Semplice! Perché si tratta di quei gusti che abbiamo fatto accomodare già da tempo alla nostra tavola, anche se non fanno propriamente parte della nostra cultura culinaria.
Per chi si fosse dimenticato, dopo la scoperta dell’America molti prodotti sconosciuti prima del 1492, sono diventati di uso comune anche in Europa, si pensi fra tutti al pomodoro. Questo ci insegna che il contatto con tradizioni “altre” arricchisce l’offerta, amplia il ventaglio di possibilità.
Inoltre, i prodotti provenienti da lontane aree geografiche ci portano a sognare, a fantasticare su luoghi incontaminati, in cui ci piacerebbe trascorrere del tempo immersi tra le meraviglie della natura al suo massimo grado espressivo.

L’esotico stuzzica l’Europa

La grande biodiversità di alcune aree del pianeta dona una varietà infinita di frutti e di conseguenti possibilità di utilizzo della polpa che essi ci donano con grande magnanimità, tanto che ormai essi costellano le ricette dei mastri gelatieri, dei pasticceri e degli chef più innovativi.
I frutti esotici, il cui fascino colpisce il palato, ci donano anche una sferzata di gusto e una ricarica di vitamine senza eguali. Inoltre, forse, molti non sanno che le colture di alcuni frutti considerati esotici sono stati impiantati anche in Europa, creando un forte incremento del business. L’Italia è uno dei massimi coltivatori di kiwi, frutto neozelandese per eccellenza, mentre Spagna, Olanda e Belgio sono tra i paesi europei vocati alla coltivazione di papaya e avocado.

Avocado, rivelazione del reparto frutta

In questi ultimi anni l’avocadomania ha modificato anche il mercato, aumentando sempre di più la richiesta tracciando nuovi canali di business, oggi, per esempio, anche in Sicilia si produce un ottimo avocado bio. Quest’ultimo è la rivelazione del reparto frutta, risultando un acquisto sempre più apprezzato, da alcuni usato nei sandwich, nelle insalate o in sofisticate ricette, per i party più esclusivi; in America l’utilizzo pro capite è triplicato.
Le variazioni del mercato sono importanti, in quanto ci fanno capire le nuove tendenze alimentari e i sapori che vanno per la maggiore. Ecco che inserire nella carta dei gusti gelato una proposta di questi prodotti esotici può creare movimento di cassetto all’interno della propria gelateria e attrarre un nuovo tipo di consumatore. Andare incontro al cliente ancora prima che egli si accorga di gradire quel tipo di offerta ci pone un gradino avanti.

Avocado in gelateria

Un frutto come l’avocado ha virtù salutistiche senza eguali, buono mangiato fresco, accompagnato da un gusto yogurt o trasformato in gusto gelato (scopri la ricetta!). Esso contiene ben 11 vitamine, 14 minerali, tante proteine, un bassissimo contenuto di carboidrati e zero colesterolo. La sua florida polpa risulta ricchissima di olio e altamente nutriente. Quando sulla sua buccia compaiono delle macchioline nere, è un buon indizio, vuol dire che è pronto per essere consumato. Il fatto che si trovino anche coltivazioni più piccole, biologiche e locali permette persino una scelta d’ampia gamma per il piccolo artigiano.

Il mercato dell’esotico

Stando ai più aggiornati dati FAO elaborati dal Monitor F&V Agroter, relativi agli ultimi dieci anni, la quota di produzione dei frutti esotici rispetto al totale frutta si attesta al 44%, tra cui: Banane, cocco, mango, platano, ananas, papaia e avocado, quantificabile in circa 630 milioni di tonnellate. Se a questi dati si sommano anche altre tipologie di frutta esotica escluse dal monitoraggio precedente, se ne deduce che oltre la metà della frutta prodotta al mondo rientra all’interno di questa categoria. Secondo i dati Istat in ordine decrescente le maggiori importazioni italiane di frutti esotici ricadono sulla banana, seguita dall’intramontabile noce di cocco, con il mango che si posiziona subito dopo, seguito dal platano, una sorta di banana, poi la gustosissima ananas, la papaya e, in forte crescita, l’avocado, con un interesse decuplicato negli ultimi anni. Da questi dati deduciamo come tali prodotti possano essere utili al comparto della gelateria, al fine di spingersi al di là dei sapori più consueti ed esplorare nuovi confini di gusto.

di Lucia Lombardi

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